Le mie città

Personale dell'artista Riccardo Magatti  dal 25/03/2023 al 30/04/2023

Salvatore Sorrentino Corso Umberto I, 159 Cava De' Tirreni Sa (SA)


Le mie citt#224; Riccardo Magatti
Nato a Como classe 71 il suo percorso artistico nasce circa 20 anni fa. In un viaggio a Barcellona visitando i musei di Salvador Dalí incantato non solo dalla sua pittura ma da tutti i suoi lavori.
"Raccontava il sogno di altri, e mi sono chiesto...perché non raccontare i miei?"..
"Ho deciso che attraverso la forma dell'arte è più facile comunicare, non si hanno barriere e puoi dare sfogo a tutte le proprie paure, gioie, ecc..
Il mio è un quadro unico iniziato 20 anni fa, avendo timore delle grandi città, grigie fredde. Ho deciso di farle mie passando dal bianco e nero al colore".
Il mondo urbano è il suo soggetto principale, in tutte le sue forme, da qualsiasi punto di vista. La città intera come studio, senza alcun limite e il grande senso di libertà che può garantire, non conosce confini, ed è la più moderna rappresentazione dell'artista al di fuori del proprio piccolo atelier e un modo per immaginare un mondo migliore ricco di colori, positività e speranza.
Riccardo ci fa camminare in mezzo ai grattacieli, facendoci sbirciare le relazioni che nascono in questi "contenitori" apparentemente anonimi.
L'idea gli viene quando, in visita al Museo Salvador Dali a Barcellona, realizza che il genio del maestro" fu di riuscire a trasformare i propri sogni in pittura. Cosi decide di fare altrettanto. A modo suo, ovviamente.
Per realizzare le sue città utilizza i più diversi medium: dalle matite ai pennareli, per arrivare ovviamente agli inchiostri e i colori acrilici.
Trae spunto sfogliando la Settimana Enigmistica. "Non so se ci avete fatto caso, ma ci sono sempre delle piccole città abitate: io non ho dovuto fare altro che ingrandirle. Questo è l'unico riferimento che ho per la mia arte. Devo anche dire che non faccio un'arte "ruffiana", nel senso che non cerco di attirare l'attenzione su quello che faccio in maniera deliberata. Costruisco le mie città pezzo per pezzo, senza avere un'idea dell'insieme a priori. Prendo il foglio, disegno la casa e la coloro. Poi ci inserisco il dettaglio e vado avanti. La città cresce con me, una casa dopo l'altra. Si tratta di un'evoluzione: la mia, attraverso le mie città. Infine cè il gatto: lo metto sempre, e la mia firma."Spero di poter fare questo per tutta la mia vita perché non c'è nient'altro che io voglia fare se non le mie città" - afferma Riccardo.
Apparentemente caotiche, queste città con case addossate l'una all'altra, pendenti, con palazzi, condomini coloratissimi, sono un puzzle sempre nuovo, dove solo l'occhio attento dell'osservatore può scorgere i personagg1 e le situazioni che vi si nascondono fino a ritrovare la nostra società in miniatura, con la sua vita, le sue gioie e le sue lotte.
La prima città era in bianco e nero, dei cubi in 3D, senza nemmeno le finestre, tutto molto stilizzato, anche la natura era assente, l'artista voleva raffigurare ciò che tutte le persone vivono, e in cui tutti potessero ritrovarsi. Ecco che iniziano ad apparire i personaggi, dapprima un po isolati ma, in seguito si relazionano tra loro, sono in coppia, affacciati al balcone, camminano sulla fune da una finestra all'altra, osservano il mondo dal tetto di casa. E un mondo fantastico, immaginario.
L'artista illustra l'idea di una città dalle coloriture sgargianti, dalle forme lineari, talvolta dalle allegre cromie che introducono in un'atmosfera apparentemente fiabesca. In realtà i profondi silenzi e gli spazi vuoti rimandano ad un'analisi attenta sulla realtà urbana contemporanea. L'artista crede allattuabilita di un mondo migliore e lo esprime introducendo un elemento legato al viaggio: la mongolfiera. Espressione di salvezzaè un piccolo mondo in movimento alla ricerca di nuovi approdi. Sorvola silenziosamente le città, emblema della speranza in un mondo più giusto. L'artista crea delle suggestive atmosfere nelle quali lelemento geometrico dei volumi e delle linee si coniuga in una perfetta sintesi con i valori cromatici.
Nelle sue città di notte raffigura spesso la luna, regina della notte pervasa da magia e mistero che il buio amplifica rendendo magico il suo cammino nel cielo, simbolo d'introspezione, di raccoglimento e poi di successivo rinnovamento.
La luna da sempre genera una Sorta di attrazione. Misterioso e magnetico, il nostro satellite è da sempre ammirato, legato ai sentimenti, alle emozioni e agli stati d'animo. Rimane la custode dei sogni e delle speranze di Ognuno di noi.
Nello stress della vita quotidiana, può diventare rilassante volgere lo sguardo verso il cielo e, specialmente nelle belle notti stellate, lasciarci avvolgere dalla meraviglia, nello stupore per quella infinità punteggiata di luce.
Gli astri sono una realtà cosmica ricca di fascino, di poesia e di significati simbolici in tutte le civiltà, stimolo per la fantasiae per lo spirito dell'artista.
Nell'immaginario collettivo, la stella è da sempre un simbolo positivo: essa esprime il desiderio di luce, di speranza. La stella indica anche il desiderio di felicità.
La notte rappresenta il momento di massimo confronto tra l'uomno e l'infinito. L'oscurità immensa si trapunge di stelle. Sorge la luna, l'astro degli innamorati, e la notte splende su tutto avvolta in un manto di tenebre. Quante volte ci siamo fermati a fissare il cielo stellato, con dentro le nostre più intime domande esistenziali. La notte può concedere, quasi per paradosso, un'illuminazione sul buio che ci attanaglia di giorno, quando forse ne siamo meno consapevoli.
Da sempre, l'uomo ha rivolto gli occhi al cielo per contemplarne l'immensità e il fitto mistero. Brulicante di stelle, la volta celeste è una consolazione per le anime solitariee vagabonde. Attraverso le Costellazioni, l'uomo e lartista ritrova la strada smarrita e riprende il cammino. Magatti è affascinato dal cielo notturno com'è evidente nelle sue città di notte che coinvolgono lo spettatore a cui non è dato di raggiungere e toccare le stelle ma come scrisse Van Gogh in una lettera al fratello Theo: "Guardare le stelle mi fa sempre sognare. E noi possiamo rivolgere gli occhi al cielo, mai stanchi di tanta bellezza, e sognare ad occhi aperti attraverso queste opere straordinarie.
Altri elementi importanti che Magatti aggiunge nelle sue opere sono il faro, sentinella del mare, guardiano della notte, roccaforte tra le onde. Simbolo di stabilità, di sicurezza nell'oscurità, poiché nasce con la funzione di segnalare ai marinai la costa. Un compito pratico che si trasfigura nel ruolo messianico di guida.
Viene rappresentato con il mare calmo simbolo di punto di arrivo, di obiettivo di vita. E ancora Magatti include spesso navi e barche a vela simbolo dell'evasione, del desiderio di esplorare il mondo. Se analizziamo tutti questi elementi che ritroviamo nelle opere di Magatti che riconducono al viaggio quali mongolfiere, aereoplanini, auto, treni, barche, scopriamo l'artista quale grande viaggiatore della fantasia e dell'immaginazione che fermo nel suo atelier a disegnare e colorare scopre riflessioni e suggestioni, anche felicie piene di speranza e che ci possono consolare e far spostare, senza limiti o confini, nell'attesa della ripartenza verso quel viaggio che non dovrebbe finire mai. Infine, contemplando le opere di Magatti, ne attraverseremo i luoghi, le città, gli scorci, i pianeti, non per indagare i luoghi, ma per visitare noi stessi: il nostro panorama interiore, i nostri scenari più sconosciuti, in nostri stati d'animo più nascosti.



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