Space Transformer

Marina Paris  dal 24/10/2019 al 12/01/2019

Accademia belle arti di Macerata Piazza Vittorio Veneto 7 Macerata (MC)


Space Transformer L’Accademia di Belle Arti di Macerata è lieta di annunciare Space Transformer, una importante
personale di Marina Paris che si terrà negli spazi della GABA.MC – Galleria dell’Accademia di
Belle Arti di Macerata, in Piazza Vittorio Veneto 7.
Per l’occasione nella mattinata del 24 ottobre, alle ore 11, sarà organizzato il terzo appuntamento
de I giovedì colorati, progetto a cadenza mensile con cui l’Accademia vuole entrare nel vivo
dell’arte contemporanea presentando gli artisti più brillanti del panorama italiano, invitati a
raccontare in prima persola le loro passioni, il loro modus operandi.
Sarà questa l’occasione per ripercorrere la carriera dell’artista, approfondendo con lei, Rossella
Ghezzi, Direttrice dell’Accademia e Antonello Tolve, curatore della mostra, alcuni dei temi nodali
al suo discorso che, sin dagli esordi, si muove in quella che Tolve ha definito “un’analisi logica
dell’arte intesa essa stessa come spazio” e dove, la nozione di contesto assume un’importanza
primaria e centrale. La messa in opera materiale e fisica della processualità di Marina Paris, quel
senso dell’abitare che si accompagna al suo lavoro, quella riconsiderazione della storia “luogale”,
della sua identità e della sua memoria fatta di tracce sociali, di segni lasciati dal passaggio umano,
prende corpo negli spazi della GABA.MC dove, con Space Transformer, come suggerito nel titolo,
si manifesta quel metamorfismo costantemente ricercato dall’artista e cuore della sua ricerca.
In mostra vediamo, infatti, alcuni lavori fra i più significativi, come il recente ciclo Under
Construction (2014-2017), dove l’artista aziona uno sguardo tagliente e suadente su quello che resta
dei vecchi Casali del Pino (Roma), fotografati nel suo stato di abbandono poco prima della loro
ristrutturazione. 13 scatti che scansano l’insormontabile scoglio del vuoto spostando la questione
dallo spazio al luogo per puntare sulla durata delle cose e dunque sulla loro metamorfosi, sulla loro
dinamicità materiale, sulla loro radicale sparizione che coincide con la mobilità della vita (Tolve).
Ancora, in mostra incontriamo alcuni importanti disegni su carta che evidenziano un’attitudine
potentemente legata allo spiritus loci e un’ampia e suggestiva serie di lavori sulla recente poetica
del fragmentum di cui fa parte anche Un ricordo e un saluto democratico (2019). Il tema, maturatoattraverso tre importanti personali Rovine (2017) da Una Vetrina di Roma, Ora questo è perduto
(2018) allo Spazio Fuorteen di Tellaro e Urban Fragments (2019) alla Galleria Spazio Nuovo di
Roma, continua idealmente il proprio itinerario attraversando e sostando ora a Macerata, per
mostrare anche qui quel flusso atmosferico legato ai meccanismi di condensazione e di spostamento
che si traducono nella visualizzazione di tracce identitarie del “nostro tempo migliore”. La mostra si
chiude con la proiezione della videoanimazione Less than five minutes (2009) che, fra labirinti e
spazi geometrici in continua trasformazione l’uno nell’altro, sublima in atto poetico la messa in crisi
della nostra percezione della realtà.
Marina Paris – Space Transformer
GABA.MC – Galleria dell’Accademia di Belle Arti
Piazza Vittorio Veneto 7 (MC)
www.abamc.it / tel +39 0733 405111



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