Galleria Tiber via dei cappellari 96 Roma (RM)
Colombo espone una serie di lavori, certamente ancora acerbi dal punto di vista concettuale, ma ben indirizzati verso il carattere introspettivo e psicologico della società di oggi. Con una tecnica mista, elaborata su cartone telato con inchiostri, acrilici e smalti, tende a mettere in luce l’importanza delle radici storiche e della classicità, di cui è fortemente impregnata la sua formazione. Il legame con Roma, sua città natale, porta all’elaborazione di opere raffiguranti il Colosseo, Giulio Cesare, ma anche sculture e oggetti estrapolati dallo studio dei reperti archeologici. Non manca poi un’intensa ricerca sui simboli culturali della nostra nazione, da qui la rielaborazione del volto della Medusa caravaggesca o quella dei personaggi raffigurati sulle banconote delle Lire, Alessandro Volta e Cristoforo Colombo per primi. Poi, temi cari allo stesso artista: la natura, indagata attraverso lo studio degli animali marini (la razza e il kraken); la brutalità animale, interpretata con l’opera dedicata al ghepardo che sgozza un’antilope; la crudeltà umana, resa attraverso un manifesto di denuncia contro la violenza sulle donne; per poi rievocare la natura mitologica, biblica e leggendaria, con una personale interpretazione di Lucifero o dell’Arcangelo Michele, nonché il ritratto del capitano Mendoza, o le virtù cardinali, come la Giustizia. Opere tutte che lasciano intendere un percorso, una linea guida che Lorenzo Colombo sta seguendo e interpretando. Ciò è evidente nella scelta della tecnica esecutiva: l’apparato figurativo, restituito attraverso l’uso di inchiostri, si stacca dallo sfondo per mezzo di una fitta rete di texture, molto spesso differenziate a seconda della materia da descrivere, che sono il vero e proprio carattere distintivo del linguaggio artistico di Colombo; in questo intreccio di trame e gesti grafici, l’artista cela non solo al sua firma, ma anche sigle, scritte e piccoli simboli che l’osservatore, una volta rintracciati, può interpretare a suo vantaggio per la lettura dell’opera stessa. Volti, animali, corpi o parti di essi sono poi gettati in un onirico fondale colorato, a smalto e acrilico, che vuole rievocare il carattere stesso del soggetto: avremo, dunque, sfondi di un magnetico colore blu per i personaggi o gli animali legati al mondo acquatico, alla purezza del sistema acqua, o in contrasto con potenti quinte rosse, un rosso sangue memore delle sofferenze e della dolosa esistenza di chi nasce guerriero o incastrato nella dinamica del gioco tra preda e predatore, ecco dunque spiegata la presenza delle lacrime o delle ferite insanguinate. Nella tecnica e nella scelta della commistione tra gli stili pittorici sta la caratteristica più rilevante dell’operato di Colombo: attraverso il gesto pittorico, egli spinge verso l’osservatore il personaggio, caricandolo di un connotato psicologico e di un’attinenza al mondo contemporaneo. Per ricevere aggiornamenti e news su corsi, mostre, eventi e workshop relativi a ArteRaku.it iscriviti alla mailing list