PassatoPresente ci parla di una sospensione, di un’ambiguità. Quella di un microcosmo che racchiude in sé il passato rurale e mitico di un’epoca perduta e il presente frenetico di una civiltà in mutamento endemico. Il borgo abruzzese di Scanno, già studiato con estasiato stupore da artisti dell’immagine come Cartier-Bresson e molti altri, quotidianamente svela le pagine di un passato che fluisce nel presente attraverso le strade, gli edifici, ma soprattutto le donne. Testimoni e artefici del succedersi delle generazioni, le donne di Scanno vestono ancora gli abiti tradizionali delle loro antenate, costumi di pesante lana nera sobri e severi, eppure capaci di esercitare un fascino fortissimo sui visitatori. Lo studio di da Silva vuole indagare questa sospensione nel tempo, rintracciare ciò che è tra Passato e Presente, ciò che accade in mezzo e ciò che rimane in sospeso. Quale strumento se non la macchina fotografica può operare questa distinzione? Se è vero, come afferma Roland Barthes ne La camera chiara, che «la fotografia rende presente un evento passato», laddove il presente e il passato si con-fondono essa assume una nuova valenza espressiva, capace di superare le categorie barthesiane di fruizione razionale (lo studium) e di fruizione emotiva (il punctum). Per ricevere aggiornamenti e news su corsi, mostre, eventi e workshop relativi a ArteRaku.it iscriviti alla mailing list