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Amber Kuang è un’equilibrista originaria di Taiwan; la sua pratica ruota attorno all’idea di equilibrio sia come atto fisico sia come profonda metafora culturale. Si pone come l’asse attraverso cui tensioni, differenze e stati di squilibrio vengono affrontati e trasformati.
All’interno del Chiasso Perduto, traduce la strada verso l’equilibrio svelandone le fasi. Parla apertamente di come il suo corpo sia percepito da lei stessa e dagli altri, e di come queste percezioni cambino nei diversi contesti culturali in cui ha vissuto: da Taiwan, agli Stati Uniti, dove è nata, poi il Brasile e ora l’Italia. Attraverso questo percorso ha iniziato un processo di decolonizzazione del proprio corpo, prima dai giudizi personali e poi dalle proiezioni imposte dagli altri.
La narrazione comincia con l’emergere del conflitto: una tensione tra i pensieri pesanti contenuti in un quaderno e la leggerezza di una quantità massiva di involucri di caramelle che simboleggiano il bisogno di colmare i vuoti emotivi con lo zucchero. Queste dualità rivelano i meccanismi di compensazione e gli auto-giudizi che anticipano la fase in cui il corpo lascia tracce di sé: segni di pittura su pareti e soffitto che testimoniano come il corpo ricordi. Questi segni, realizzati bilanciando i pennelli o le spugne imbevute di colore, sono echi di momenti in cui regna il caos, quando dolore e disordine prevalgono. Questo caos precede la necessità dell’equilibrio e diventa il terreno turbolento da cui nasce il bisogno di ristabilire l’armonia.
Nella fase successiva del suo percorso, Amber si muove tra corde tese rosse e oggetti legati all’agopuntura e alla coppettazione, pratiche radicate nel suo patrimonio culturale che occupano il centro di questa negoziazione in divenire, collocati tra due immagini proiettate che incorniciano la lotta per l'equilibrio. In una, il suo corpo resiste alla forza incessante di una cascata, nell’altra appare liberato, sciolto dalla pressione. Tra questi due stati si trova il cuore dell’indagine di Amber: i mille pensieri che oscillano tra resistenza e sollievo, una meditazione sul riconquistare il corpo come spazio sovrano di verità, memoria e trasformazione.
A cura di Sandra Miranda Pattin & Francesca Morozzi

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