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Un'affollata esposizione di sculture in ceramica raku, rappresentativa del percorso artistico dello scultore e poeta Elio Talon, invita lo spettatore a riflettere sulla potenza della coralità, che permette alle esistenze dei singoli di trovare posto in un piccolo spazio comune di totale armonia. Le varie "multitudini" si alternano l'una accanto all'altra narrando l'esistenza dell'essere umano, a ogni moltitudine corrisponde un ciclo del percorso artistico: così accanto alle Veneri svettano gli Angeli e i Danzatori, di lato ai Semi si apre una distesa di Donne-Aratro e a seguire i Cicciumbrilli, le Germoglie, le Libellule, i Budda stesi e le Pacha-Mama, in un tripudio di forme dove la matericità delle superfici si sperde in un caleidoscopico riflesso di luci. L’esposizione è impreziosita dai papiri poetici, con versi tratti dalle numerose raccolte che accompagnano la produzione scultorea dell’artista.

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