Labyrinthi

Labyrinthos I - Labyrinthos II  dal 03/07/2011 al 10/07/2011

  Arles - Francia (F)


Labyrinthi Comunicato stampa
“Labyrinthi”
Dal 3 al 10 luglio 2011, in concomitanza con i Rencontres de la Photographie di Arles, presso la sala espositiva de “Les Amis et Entreprises partenaires di Musée Réattu” di Arles, Il fotografo Cesare Di Liborio esporrà il suo ultimo lavoro fotografico dal titolo “Labyrinthi”.
L’esposizione prende vita da una ricerca fatta in due periodi e luoghi diversi, incentrata sull’idea del labirinto ed è accompagnata da un testo di Jacques Le Goff.
Nella prima parte chiamata “Labyrinthos I” il labirinto è inteso come passaggio. Passaggio attraverso un luogo dove prevalgono le ansie, le paure dello sconosciuto. Labirinto al quale si accede attraverso una soglia, soglia che è chiaramente il limite tra il nostro mondo reale ed un mondo a noi sconosciuto. Soglia già di per se poco nitida, poco invitante, sinonimo di un percorso difficile, con l’insidia dell’illusione. Il miraggio di aver trovato la via d’uscita giusta ed un attimo dopo la ricaduta nella paura e nello sconforto per l’illusione, per poi tornare di nuovo ad intravvedere una nuova possibilità, sperare, e subito il labirinto si rivela tale, invalicabile, infinito come se si fosse su una delle interminabili scale di Escher o come in uno di quei sterminati campi di mais che sono abituali luoghi di paura di molti film. Ma in questo labirinto, letto come un passaggio, continuando il percorso, si intravvede una nuova possibilità che diviene mano mano sempre più nitida, e qui torna la speranza, si avanza sempre più velocemente, coscienti di aver trovato finalmente la giusta via.
La seconda parte dell’esposizione che prende il titolo di “Labyrinthos II”, il labirinto è un labirinto che si affronta consapevolmente, un percorso dove ancora non si conoscono i pericoli, le paure, i rischi e i dolori. Per questi motivi, prima di iniziare il cammino, ci si fornisce di una mappa. Una mappa che ci aiuterà ad affrontare una via fatta di stretti sentieri, dove si intuisce ma non si vede l’uscita, una mappa che torneremo a consultare di volta in volta quando cadremo nello sconforto provocato dall’interminabile ansia. La mappa è l’unico mezzo per sopravvivere, saperla leggere ci permette di rimanere nella retta via, ci permette di procedere senza cadere in percorsi laterali. Il labirinto, lo sconosciuto, ci induce a consultarla, confrontarci con lei per capire quali sono i paletti entro i quali stare e poter riprendere il giusto sentiero, ma sempre tenendo presente che, anche se dopo molto cammino, dopo molte paure e dopo molti dolori ci sembra di essere arrivati, non dobbiamo smettere di leggerla. La mappa è il mezzo che ci permette di capire cosa c’è oltre il nostro labirinto.
La mostra si compone di circa 30 immagini in bianco e nero, stampate dall’autore.

Inaugurazione:
Domenica 3 Luglio 2011 ore 18.30
Sala espositiva de “Les Amis et Entreprises partenaires di Musée Réattu”
16, rue Dieudonné
13200 Arles

Per informazioni:
cesarediliborio@alice.it
www.cesarediliborio.it



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