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Roma è l’ unica città che può vantare più di 2700 anni di storia continuativa. Ma al contrario di altre città, quali Parigi o New York, non ha avuto e non ha la stessa capacità di promuovere le sue eccellenze artistiche, vedi De Chirico o Sironi, considerati per il mercato internazionale artisti di secondo fascia. La stessa sorte è toccata a quel gruppo di artisti che negli anni ‘60, vivevano e lavoravano nel Tridente ed avevano l’abitudine di incontrarsi al bar Rosati di Piazza del Popolo. Fra questi i più rappresentativi erano Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano. Solo ad immaginare cosa sarebbe oggi di loro se avessero vissuto a New York, forse, anzi senza forse, avrebbero il mercato e i riconoscimenti culturali di un Robert Rauschenberg o di un Jasper Johns. Ma qualcosa sta cambiando, per effetto della globalizzazione, che ha coinvolto le grandi aste e organizzazioni culturali a livello mondiale. Forse sta arrivando il momento che anche Roma con tutta la sua storia assuma la collocazione culturale che merita, non solo per le antichità ma anche per quello che ha prodotto nel secolo appena finito.

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