Installazione di arte pubblica "Prisoners", di Joshua Cesa e installazione di sound art "Panoptico", di Greta Lusoli

Nel cuore di Udine, due installazioni di arte pubblica sul tema della prigionia, del B#SIDE WAR FESTIVAL  dal 06/04/2017 al 09/04/2017

Loggia del Lionello Piazza Primo Maggio Udine (UD)


Installazione di arte pubblica Prisoners, di Joshua Cesa e installazione di sound art Panoptico, di Greta Lusoli Inaugurazione: venerdì 7 aprile ore 18.00, presso Loggia del Lionello, Udine.
Orari: L’installazione "Prisoners" sarà fruibile nel centro storico di Udine, nell’area circoscritta tra Piazza Venerio, Piazza Matteotti e Via Manin, dal 6 al 9 aprile dalle 17.00 alle 21.00. L’installazione "Panoptico" sarà fruibile nel Rifugio antiaereo di Piazza I Maggio a Udine, dal 6 al 9 aprile dalle 17.00 alle 21.00.
Infoline: www.iodeposito.org; www.bsidewar.org

IoDeposito Ong, in collaborazione con il Comune di Udine, inaugura venerdì 7 aprile presso la Loggia del Lionello (Udine) le due installazioni Prisoners, opera concettuale di arte pubblica di Joshua Cesa e Panoptico (PAN-ὀπτικός), opera di sound art di Greta Lusoli. Entrambe le opere, organizzate con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e il patrocinio dell'UNESCO, sono fruibili gratuitamente e disponibili dal 6 al 9 aprile, dalle 17.00 alle 21.00: Prisoners arricchirà il centro storico di Udine, dislocandosi nella zona attorno a Piazza Libertà, Piazza Giacomo Matteotti e Piazza XX Settembre, mentre Panoptico sarà ospitata nella storica sede del Rifugio antiaereo di Piazza I Maggio (Ud). I due appuntamenti rientrano nell’ambito della terza edizione della rassegna artistica e culturale B#SIDE WAR, ideata da IoDeposito Ong e promossa attraverso numerosi eventi nazionali ed internazionali quali mostre d’arte e installazioni artistiche, performing, conferenze, progetti di ricerca e pubblicazioni.

In un'Europa che cento anni fa si configurava come una grande prigione a cielo aperto, quasi quindici milioni di persone vivevano intrappolate in carceri di guerra inumane. A fianco a loro, altrettanti civili soccombevano tra campi di rifugiati, campi d’evacuazione o tra le propria mura domestiche, prigionieri di una realtà di distruzione e di privazione. Attraverso le loro opere, i due artisti Joshua Cesa e Greta Lusoli coinvolgono lo spettatore a esplorare le tematiche legate alla prigionia, permettendo di interfacciarsi con una visione poli-focale della storia tra passato e presente. L'opera Prisoners di Joshua Cesa nasce dall'esigenza di indagare l’esperienza della prigionia in senso percettivo. L'installazione si realizza attraverso una serie di strutture cubiche poste a terra le quali, squadrate e monolitiche, si aprono al dinamismo mostrando l’immagine di numerosi prigionieri che dal loro interno, disperati, cercano l’uscita. Un contenitore che si fa quindi metafora di tutte le reclusioni -non solo quelle dovute alle guerre conclamate ma, anche, a quelle sommesse- in un tempo in cui l’uomo è prigioniero soprattutto di se stesso: inevitabile chiedersi quali siano, allora, i reali confini di una cella. Inseriti nello spazio urbano del centro storico di Udine (elegante e ordinato centro città in cui il ricordo delle tragiche vicende legate alle Guerre Mondiali è attutito e quasi ovattato), l'imbattersi casuale negli schermi di Prisoners induce a riflettere sul paradosso dell’incontro-scontro tra la libertà del passante e la condizione esasperata del prigioniero, fuori da ogni tempo e da ogni luogo, risvegliando così una preziosa -seppur scomoda- memoria storica.

Allo stesso modo, Panoptico (PAN-ὀπτικός) si relaziona con il terribile scenario di guerra tentando di evocare sonoramente (ricostruendola nella mente dell’uditore) l’angosciosa architettura di prigione ideata dal filosofo e giurista J. Bentham alla fine del XVIII secolo. Tale struttura permette a un singolo sorvegliante di controllare contemporaneamente tutti i detenuti pur rimanendo fermo al centro dell'edificio, grazie alla dislocazione che sviluppa le celle ad anello attorno allo spazio centrale. Un annullamento totale della privacy, dell'intimità e dell'identità dei prigionieri dunque, che contribuisce a quel pericoloso processo di oggettualizzazione e de-umanizzazione del prigioniero. La Lusoli sintonizza questa architettura del XVIII secolo sul dramma dei conflitti contemporanei, anche attraverso la particolarità della location: al centro dell'esperienza sensoriale del fruitore vi è infatti la proiezione di un suono primordiale, che rimbomberà nell’ex rifugio antiaereo ogni 5 minuti e 53 secondi rievocando il ricordo del pericolo. Quest'implacabile puntualità è il risultato di una proporzione matematica e concettuale che divide i minuti contenuti in 365 giorni per il numero di prigionieri che ogni anno muoiono vittime delle guerre, sottolineando così la disarmante quantità di morti di prigionia che, ancora oggi, perdono la propria libertà nei conflitti armati.

Contatti:
Link dell'evento: http://www.bsidewar.org/it/prossimi-eventi/prisoners-by-joshua-cesa-1/ ; http://www.bsidewar.org/it/prossimi-eventi/panoptico-by-greta-lusoli-2/
Web: www.iodeposito.org; www.bsidewar.org
Direzione: info@iodeposito.org
Ufficio stampa: daniela.madonna@iodeposito.org


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