EMPTYCITY/ MUTANT PLACE

A cura di Filippo Salviati  dal 05/04/2008 al 04/05/2008

  Beijing/ China (BE)


EMPTYCITY/ MUTANT PLACE
Empty City/ Mutant Place

che avrà per epicentro uno degli spazi più dinamici e in trasformazione nello scenario urbano della Pechino odierna. Si tratta del famoso ex complesso industriale ‘798’, prescelto da poco più di un decennio dagli artisti della capitale cinese come luogo di residenza e lavoro, nel quale bene si incrociano i temi centrali nel progetto di Sara Bernabucci e Lapo Simeoni:

- periferia
- appropriazione e riutilizzo di spazi
- convivenza tra diverse realtà
- trasformazioni
- rapporto tra luogo e persone che lo
frequentano
La scelta del ‘798’ è fondamentale anche per il dialogo che i due artisti italiani intendono intessere tra i loro progetti e gli artisti qui residenti, progetti diversi ma complementari: una ricerca delle tracce della trasformazione subita dal ‘798’ attraverso uno o più itinerari biografici dei suoi attuali ‘abitanti’ (Sara Bernabucci), una analisi dei frequentatori di questo spazio e delle loro identità nei documenti fotografici e video come anche nei ritratti su tela (Lapo Simeoni).

Durante il tempo della permanenza al ‘798’, si concretizzerà inoltre per gli artisti italiani l’opportunità non solo di mostrare lavori sul tema già realizzati e presentati in Europa, ma di realizzarne di nuovi grazie alla esperienza di incontro con artisti e luoghi di un’altra cultura, quella cinese, che Sara e Lapo hanno già frequentato a distanza nei loro rispettivi percorsi biografici e artistici e che adesso incontrano di persona, interagendo con essa e intessendo un dialogo diretto. (Filippo Salviati)


Art Channel
Caochangdi Village No. 249-3
East End Art Zone B
Chaoyang District
Pechino, Cina
www.artchannelnet.org




Progetti degli artisti

SARA BERNABUCCI
Traccerò itinerari biografici nello spazio ‘798’ della città di Pechino, cercando e creando connessioni tra luoghi e vita vissuta.
Sarà necessario il coinvolgimento di almeno una persona (uno degli artisti cinesi originario di Pechino che ora vive al ‘798’) che sia disposta a collaborare al progetto:
- tracciare una mappa dei luoghi della sua vita, scoprire come erano e come si sono trasformati;
- all’interno di questi luoghi ricercare oggetti, solchi, perimetri violati o altri materiali, testimonianza di un passato invisibile.
I materiali raccolti diventeranno le matrici da stampare nei miei disegni. I perimetri degli attuali edifici conterranno nel foglio di carta le impronte dei ricordi.
In base alla profondità che potrò dare alla mia ricerca, potrò sviluppare le naturali diramazioni di un itinerario biografico, magari coinvolgendo due o più persone che hanno condiviso, in maniera significativa, una storia e uno spazio prima di separarsi lungo percorsi diversi.
Il lavoro finale in galleria sarà allestito seguendo il filo degli itinerari tracciati. Ogni itinerario sarà il “volto” di una persona diversa
Gli oggetti raccolti e poi utilizzati nel lavoro grafico come matrici, potrebbero essere allestiti nello scenario urbano a cui appartengono e fotografati.


LAPO SIMEONI
Il progetto inizia con lo studio dell’ex complesso industriale ‘798’ di Pechino, di come esso e i suoi spazi vengono diversamente vissuti oggi dalle tante tipologie di persone che qui lavorano, vivono o che, semplicemente, lo visitano.
Il primo studio sarà la ricerca ed individuazione di “SPAZI VUOTI IN TRASFORMAZIONE”, con particolare attenzione al flusso delle persone che qui passano durante una intera giornata.
Attraverso il video e la fotografia si annoteranno quindi le tipologie umane e il loro rapporto con specifici spazi scelti nel ‘798’. Le immagini documenteranno così l’interazione tra lo spazio e la quotidianità
Verranno realizzati una serie di ritratti fotografici di coloro che percorrono e/o vivono questi luoghi: poi, una volta selezionati, verranno riutilizzati in un secondo momento in studio.
La catalogazione e mappatura di questi spazi potrà quindi aiutare alla comprensione dell’utilizzo che le persone fanno dei vari spazi del ‘798’.
La seconda parte del progetto intende interagire con gli spazi e la popolazione.
Dopo aver acquisito dati, immagini, video del luogo, inizia lo studio su come le persone utilizzano lo spazio CONTENITORE.
La realizzazione e interazione, a seconda delle opportunità e caratteristiche che il luogo possiede, può creare nuove forme di convivenza di uno spazio urbano particolare.
Invitare gli artisti, passanti, visitatori, curiosi che vivono nello spazio scelto ad essere fotografati in posizioni inusuali creando cosi performance di sapore popolare, giocando con lo spazio, creando interazione tra paesaggio e uomo.
La parte finale del progetto.
Il materiale fotografico e video, e quello raccolto negli spazi o zone-contenitore, verrà poi portato in studio.
Le fotografie scattate in questi SPAZI CONTENITORI saranno selezionate e relazionate con le fotografie scattate in altre città europee, cercando di evidenziare differenze e somiglianze.
Le fotografie dei ritratti invece verranno proiettate su tela e poi dipinte, facendo così interagire


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