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L’artista Debora Vrizzi, autrice della videoinstallazione intitolata So Lucky parte della mostra Restauro e riscatto della bellezza, incontrerà sabato 28 novembre alle ore 15.30, insieme a Sabrina Zannier, curatrice di tutta la manifestazione, il pubblico di Maravee Therapy, insieme alla curatrice della manifestazione nel suo spazio espositivo al primo piano del Castello di Susans a Majano (Ud).
In un’atmosfera rigorosamente bianca, votata alla cura e alla dedizione del sé e dell’altro, tra monitor che anelano a storie personali di dolore e redenzione, Debora Vrizzi entrerà nel vivo di un’opera nata da un percorso biografico riversato in abbraccio collettivo.
Gesti, voci, musiche ed espressioni diventano nella video installazione So Lucky il veicolo per testimoniare il dolore, la cura, la relazione fra paziente e terapeuta, una relazione che il visitatore è invitato a sperimentare con approccio intimista grazie all’ausilio di cuffiette audio per ogni storia di ogni personaggio.
Il lavoro della Vrizzi - magistralmente enfatizzato dall’allestimento total white dal sapore ospedaliero curato da Belinda De Vito - fa da contrappunto alla sala dedicata al lavoro di Silvia Camporesi ospitata in un ambiente oscurato dove a piena parete appaiono in sequenza tre video in cui la protagonista (in un caso l’artista stessa) affronta tre discipline sportive.
Due punti di vista, quello della Vrizzi e della Camporesi, diversi ma votati entrambi alla ricerca del corpo perfetto in stretta simbiosi con la mente: la terapia fisica e lo sport.
Per il finissage delle mostre in castello previsto per il giorno successivo, domenica 29 novembre alle ore 11, Sabrina Zannier accompagnerà il pubblico di Maravee Therapy nell’ultima visita guidata in castello.
Maravee Therapy è gestito dall’Associazione culturale Maravee, resa possibile grazi al sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e dell’azienda Gervasoni, main sponsor del progetto, ai quali si affiancano i contributi del Comune di Gemona del Friuli e del Comune di Pordenone e le collaborazioni dell’Associazione Mittelfest, delle Obalne Galerije Piran, del Gledališče Koper, delle gallerie Michel Rein di Parigi, Prometeogallery di Milano, Aria Art Gallery di Firenze, della Scuola Sperimentale dell’Attore, dell’Associazione culturale Arearea e del Liceo Artistico Sello.

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